Maria Luisa Clerico
Il Re del Bosco non aveva mai visto nulla di simile: i suoi occhi fissavano gli occhi vecchi di secoli di un enorme Drago blu, acquattato sulle zampe dai lunghi artigli.
Come avrebbe potuto vincerlo senza una spada? Aveva il compito di salvare l'unico luogo da cui avrebbe preso vita il Primo Fiore, capace di dissolvere le tenebre portate dal fuoco del drago nel cuore della figlioletta Grazia, principessa del Regno Vivente.
Ancora oggi, in un punto magico nascosto in Trentino, si trova il loro castello creato dalle radici degli alberi del bosco.
Così come il mistero del creato si svela nel profumo intenso di una rosa, la Natura sussurra in noi i suoi segreti in un dialogo che si compie nel silenzio dell’anima.
La Natura è vita, esprime gioia, serenità, libertà. Il suo amore vive in ogni più piccolo dettaglio e ci insegna la pazienza, esortandoci al rispetto di ogni forma vivente.
Novembre 2020 Maria Luisa Clerico
L’AVEZ DEL PRINZEP E L’INCANTESIMO DEI FOLLETTI DEL BOSCO è una fiaba avvolta da un velo di mistero.
Una bambina innanzi al gigante bianco. Gli abbracci ruvidi che lasciavano il segno della corteccia sulla guancia e nell’anima. Gli anni che passano. Una visione e la prima bozza della fiaba. La regale maestosità e quell’energia possente è una presenza che ancora aleggia nel mio cuore come un caldo nido fitto di ricordi. Primavera dell’anno scorso, l’ultimo forte abbraccio. Il desiderio di portare a termine la fiaba… avanzo con fatica fra folletti dispettosi, il rauco eco dei corvi, echi di formule magiche… Finalmente ritiro le ultime copie della fiaba stampata in tipografia, una gioia immensa! Passa qualche ora… poi la notizia shock: un vento di bufera spezza l’Avez del Prinzep! Il cervello si spegne e sento quel vento gelido che in un soffio attraversa il mio cuore. Una domanda al vento: “Perché proprio ora?” Ma se n’era già andato... portando con sé lo spirito del Prinzep! Oh vento... sento la tua forza nel mio cuore che impreziosisce il ricordo di meraviglia e dei gioiosi momenti vissuti sotto la sua maestosa ombra. Chissà a quante violente tempeste era sopravvissuto nel corso dei secoli... Qualcuno di voi si chiederà: “Chi era L’Avez del Prinzep?” E’subito detto: è il nome di un antico gigante di circa 250 anni che viveva nell’Alpe Cimbra a Lavarone, vicino a Malga Laghetto. Era considerato l’Abete più alto d’Europa e ora giace al suolo, custodito da alati fiocchi di candida neve e il suo corpo maestoso è già considerato una reliquia.
La FIABA, dedicata a lui e ad ogni albero vivente, custodirà nel tempo la sua memoria.
Gennaio 2018, Maria Luisa Clerico.
Nel bosco di Ceramont, sull’altopiano di Pinè una principessa nuota in un sogno e pesci gioiosi sospingono una giostra, svelandole melodiose rivelazioni. Suoni delicati penetrano tra i capelli, vibrando nell’anima e risvegliando il cuore.
Dai 9 ai 117 anni
La fantasia è un viaggio meraviglioso che ognuno può compiere giocando con le creature più svariate. Orico lo sa, perché l’ha provato. Ha giocato nelle stanze infinite del suo castello di ghiaccio, trascinato nel vortice di una corsa a perdifiato da una fantastica fanciulla, attraverso mondi marini e selve, profumi e colori d’ogni tipo.
La fantasia lo ha condotto verso i suoi piu’ profondi segreti, nelle magiche stanze del desiderio e della meraviglia.
Dai 3 anni
“Ricordate la magia che vi ho insegnato? Badate che tutto ciò che disegnerete su quel foglio, se ci credete, diventerà realtà!” Cari bambini questo è un viaggio tra profumi e felicità, dove la dolcezza vince la paura.
Dai 3 anni
Sono nata in Trentino, tra le energie di antiche montagne. Le storie furono i miei primi giocattoli: ascoltavo magici racconti sulle ginocchia di nonna Maria; narravo nel cortile ai compagni di gioco immaginifiche fiabe, in cambio di qualche biglia. Crescendo sono passata attraverso varie esperienze creative: pittura, rappresentazioni scenografiche e teatrali, realizzazione di un mediometraggio, tratto da un mio recente libro: "Il risveglio dell'Essenza Creatrice", curandone regia, sceneggiatura e costumi.
Dedico gran parte del mio tempo alla ricerca e alla scrittura, proiettandomi nella realtà profonda: un controcanto sotterraneo dove il sentiero dell'immaginazione conduce all'Amore. Avendo come maestri la Natura e gli echi dei mondi interiori